I COOKIE – Quanto minacciano la nostra privacy?

Al giorno d’oggi tutti noi amministratori abbiamo un sito internet che probabilmente ci siamo fatti realizzare da ditte specializzate nel settore. Che si tratti di un sito funzionale o semplicemente di un biglietto da visita statico abbiamo notato che è presente la sezione dedicata alla privacy & cookie policy nella quale viene indicato l’uso che viene fatto dei dati raccolti.

Il termine cookie è entrato a far parte del nostro linguaggio quotidiano, ma sappiamo cosa sono?

I cookie sono file di piccole dimensioni che i siti web utilizzano per immagazzinare alcune informazioni nel computer di un utente e vengono inviati al browser che a sua volta li memorizza sul computer. Queste informazioni vengono successivamente re-inviate al sito web quando questo lo richiede, per esempio al momento delle visite successive. Di per sé non sono pericolosi per i nostri sistemi, ma solo per la nostra privacy,

I cookie venivano molto apprezzati perché eseguendo una ricerca sul web e poi ripetendola in un secondo momento, i risultati “cliccati” la volta precedente apparivano di un altro colore e tenevano quindi memoria delle pagine visitate.

Nessuno si era mai preoccupato delle minacce legate alla privacy fino al 12 febbraio 1996, giorno in cui è stato pubblicato un articolo sul Financial Times un articolo che trattava l’argomentoe dall’anno successivo si è iniziato a regolamentare l’utilizzo dei cookie perché si è scoperto che erano in grado sia di spiarci che di fare profilazione. Questo spiega perché quando cerchiamo un prodotto in rete veniamo successivamente bombardati dalla pubblicità di quel prodotto.

I cookie possono essere di tre tipi:

  • cookie tecnici:                  servono ad agevolare la navigazione dell’utente;
  • cookie di profilazione:      servono a raccogliere le nostre preferenze;
  • cookie di terze parti:         servono a soggetti diversi dai proprietari del sito che stiamo navigando di reperire le nostre informazioni per scopi di profilazione e promozione commerciale.

I cookie vengono utilizzati:

  • per riempire il carrello della spesa virtuale in siti commerciali (i cookie ci permettono di mettere o togliere gli articoli dal carrello in qualsiasi momento);
  • per permettere ad un utente il login in un sito web;
  • per personalizzare la pagina web sulla base delle preferenze dell’utente (per esempio il motore di ricerca Google permette all’utente di decidere quanti risultati della ricerca voglia visualizzare per pagina);
  • per tracciare i percorsi dell’utente (tipicamente usato dalle compagnie pubblicitarie per ottenere informazioni sul navigatore, i suoi gusti le sue preferenze. Questi dati vengono usati per tracciare un profilo del visitatore in modo da presentare solo i banners pubblicitari che gli potrebbero interessare);
  • per la gestione di un sito: i cookie servono a chi si occupa dell’aggiornamento di un sito per capire in che modo avviene la visita degli utenti, quale percorso compiono all’interno del sito. Se il percorso porta a dei vicoli ciechi il gestore se ne può accorgere e può migliorare la navigazione del sito.
  • per fare profilazione.

Il Regolamento Europeo 679/16 (GDPR) è intervenuto normando sulla materia ed ha previsto una comunicazione da parte del sito sull’utilizzo dei cookie ed una accettazione da parte del navigatore. Quasi sempre però rifiutando la cookie policy si rischia di non poter navigare nel sito.

Se quando si accede ad un sito web appare sempre un banner sull’utilizzo dei cookie, lo dobbiamo al documento web nr. 3118884 dell’8 maggio 2014 del Garante della Privacy che ha stabilito che nella home page di un sito web che usa cookie per finalità di profilazione o marketing deve comparire un banner ben visibile.

Entrando per la prima volta in un sito web dobbiamo cliccare sul banner ed accettare l’utilizzo dei cookie da parte del sito. Succede talvolta che ritornando sul sito non ci viene più riproposto il banner perché i cookie hanno già memorizzato la nostra scelta.

I siti web più evoluti fanno addirittura scegliere se, a seguito delle informazioni raccolte si preferisce avere una pubblicità generica oppure mirata in base alle preferenze ed ai gusti rilevati durante la navigazione.

Ma come facciamo a tutelare la nostra privacy quando visitiamo un sito web? Non è difficile, basta impostare il nostro browser su “navigazione in incognito” che è un’operazione semplicissima.

Sui sistemi Windows basta premere Ctrl + Maiusc + N, mentre per i sistemi OS bisogna premere ⌘ + Maiusc + N. In alternativa è sufficiente scaricare uno dei tanti browser che rendono la navigazione anonima.

Importante poi, come si vede dall’immagine è attivare l’opzione che blocca i cookie di terze parti. Se non abbiamo attivato la navigazione in incognito, una buona regola è quella di cancellare la cronologia dei dati di navigazione.

Sui sistemi OS invece dopo aver premuto i tre tasti contemporaneamente, vedremo che la barra degli indirizzi da bianca diventa grigio scuro e più sotto apparirà la scritta che la navigazione in incognito è abilitata.

Nessun problema se ci siamo dimenticati di attivare la navigazione in incognito, possiamo sempre cancellare i cookie con una procedura semplicissima.

Se invece utilizziamo Safari sarà sufficiente selezionare “preferenze” (oppure ⌘ assieme alla virgola) e nella scheda Privacy selezionare “gestisci dati siti web” e cliccare su “rimuovi tutto”.

Se questo articolo ha suscitato la vostra curiosità, vi segnalo che esiste un simpatico software scaricabile gratuitamente che si chiama Ghostery in grado di mostrare quanti e quali cookie sono presenti nel sito che stiamo visionando.